I bambini imparano a comunicare in tempi straordinariamente rapidi, prima con lo sguardo, le azioni, i gesti, poi, progressivamente, si appropriano di uno strumento ben più complesso e sofisticato che è il linguaggio, o meglio, la lingua parlata nell'ambiente che li circonda.
La comunicazione e il linguaggio sono aspetti evolutivi importanti di cui tener conto sia per la programmazione di interventi educativi, sia per l'individuazione di bambini a rischio o con problemi. Ma come valutare le prime fasi di questo sviluppo?
Ci sono bambini che iniziano a chiacchierare prestissimo e altri che invece stentano a dire le prime parole o hanno difficoltà di pronuncia.
Come interpretare le capacità comunicative e linguistiche di un bambino rispetto a quelle di coetanei che possono essere considerati la "norma"?
Lo scopo del progetto “Vocabolario dei bambini” è quello di raccogliere, catalogare in “linguaggio ordinario“ e “difficoltà di linguaggio”, analizzare e pubblicare le informazioni sul corso dello sviluppo comunicativo del bambino partendo dai primi segnali verbali.
Parole come “quaqua” (acqua) o “bibelo” (biberon) diventeranno per il futuro genitore l’unità di misura che lo aiuterà a valutare lo sviluppo raggiunto dal suo bambino non solo in base alla sua età cronologica.